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Blefaroplastica Torino: a chi affidarsi?

Cos’è la blefaroplastica?

La blefaroplastica è un intervento eseguito dal chirurgo estetico che consente di eliminare la pelle in eccesso dalla regione orbito-palpebrale e, quindi,  da palpebre e borse palpebrali. La blefaroplastica è detta superiore quando si interviene sulle palpebre superiori e inferiore quando, invece, vengono corretti i difetti delle borse palpebrali inferiori

I difetti che si vanno a correggere sono quelli che rendono lo sguardo spento e che tendono ad invecchiarlo. Può capitare che i due interventi vendano eseguiti contemporaneamente per restituire al volto un aspetto più giovane.

Quando effettuare blefaroplastica intervento

L’invecchiamento è un processo del tutto naturale che causa diversi cambiamenti nel corpo. La pelle del volto è tra le zone colpite più precocemente dall’invecchiamento, a causa del quale la pelle perde elasticità e luminosità. In particolare, la zona degli occhi è quella più soggetta a rughe, eccessi cutanei e borse. La blefaroplastica è, dunque, indicata in caso di:

  • Occhi cadenti o forma cadente delle palpebre che rendono lo sguardo stanco e triste;
  • borse da accumulo adiposo periorbitale;
  • occhiaie e depressione cutanea periorbitale;
  • eccesso cutaneo sopra gli occhi che copre la piega palpebrale;
  • zampe di gallina e rilassamento cutaneo;
  • rigonfiamenti palpebrali.

Nei casi più gravi di palpebra cadente, si possono anche avere problemi di vista, per i quali la blefaroplastica rappresenta l’unica soluzione.

In cosa consiste l’intervento di blefaroplastica

L’intervento di blefaroplastica può essere effettuato in regime ambulatoriale o di day surgery, in anestesia locale, con o senza sedazione, e dura circa 1 ora se si parla di un solo intervento e quasi 2 ore per l’intervento combinato.

Quando si interviene sulla palpebra superiore, si pratica un’incisione in corrispondenza della piega naturale delle palpebre, in modo che la cicatrice si veda poco, e viene asportata la cute in eccesso. Se necessario, anche una piccola porzione di muscolo orbicolare.

Nel caso della palpebra inferiore, invece, l’incisione va fatta pochi millimetri sotto la linea delle ciglia, fino all’angolo esterno dell’occhio, per ridurre o riposizionare le borse adipose, rimuovendo la cute in eccesso.

Blefaroplastica: il decoro post-operativo

Dopo l’intervento, potrebbe essere necessario applicare una pomata oftalmica antibiotica e seguire altre accortezze. Le ferite chirurgiche guariscono rapidamente, mentre i punti di sutura, necessari per qualunque intervento, vengono rimossi dopo 6 giorni.

Edema, ecchimosi, chemosi congiuntivale e altre evenienza possono sopraggiungere, ma si risolvono nel giro di pochi giorni. In tal caso, è consigliabile indossare occhiali scuri fino alla completa guarigione, nel caso di esposizione solare, una protezione solare elevata. L’attività lavorativa può essere ripresa in poco tempo, mentre per l’attività sportiva è necessaria una maggiore cautela.

Blefaroplastica intervento: a chi affidarsi?

Gli occhi rappresentano la zona più espressiva del volto, ma il passare degli anni può portare con sé rughe, eccessi cutanei a livello delle palpebre o borse. Quando questi segni del tempo creano forti disagi, si può ricorrere alla blefaroplastica Torino, una soluzione definitiva al problema offerta da Chirurgia Plastica Frenello.

L’intervento di blefaroplastica Torino va a rimodellare le palpebre per migliorare l’aspetto estetico, ma senza mai stravolgere i connotati del volto. Per maggiori informazioni sulla blefaroplastica Torino, contatta ora Chirurgia Plastica Frenello!

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Le iniezioni di plasma ricco di piastrine (PRP) possono curare la caduta dei capelli?

La caduta e il diradamento dei capelli sono problemi comuni a tutti i sessi. Circa 50 milioni di uomini e 30 milioni di donne perdono almeno un po’ di capelli. È particolarmente comune dopo aver raggiunto i 50 anni o come conseguenza dello stress. E apparentemente ci sono centinaia di diversi trattamenti per la caduta dei capelli con diversi livelli di affidabilità e successo. Ma alcuni si basano su una scienza molto più solida di altri.

Uno di questi trattamenti è il plasma ricco di piastrine (PRP). Il PRP è una sostanza estratta dal tuo sangue e iniettata nel cuoio capelluto che può presumibilmente aiutare a guarire i tessuti corporei, compresi i follicoli da cui crescono i tuoi capelli. In questo articolo scoprirai come funziona e quali sono i rischi del trattamento PRP Capelli.

Come funziona il trattamento PRP Capelli?

Il PRP viene estratto dal sangue utilizzando un meccanismo simile a una centrifuga che può separare la sostanza dal sangue e aumentare la concentrazione di proteine specifiche che promuovono la guarigione.

Ciò rende il PRP potenzialmente utilizzabile da solo per il trattamento delle lesioni ai tendini e dell’osteoartrite. La ricerca suggerisce anche che le iniezioni di PRP possono aiutare a trattare l’alopecia androgenetica (calvizie maschile).

Il trattamento per capelli PRP è una soluzione permanente?

Il primo ciclo di trattamenti richiede alcune visite per vedere i primi risultati. E dopo che i risultati iniziano ad apparire, avrai comunque bisogno di ritocchi almeno una volta all’anno per mantenere la ricrescita dei nuovi capelli. Tuttavia, grazie a questo trattamento, potrai sbarazzarti per sempre del problema della perdita di capelli.

Potenziali effetti collaterali del trattamento PRP

Il PRP ha alcuni possibili effetti collaterali delle iniezioni e della procedura stessa, tra cui:

  • lesione dei vasi sanguigni sul cuoio capelluto
  • lesione nervosa
  • infezione nel sito di iniezione
  • calcificazione o tessuto cicatriziale in cui vengono eseguite le iniezioni
  • effetti collaterali dell’anestesia utilizzata durante la procedura

Per tale motivo, consigliamo di affidarsi solo a personale esperto e altamente preparato

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Come dimagrire e bruciare i grassi: i prodotti da usare

Dimagrire è una parola che di solito da sconforto e fa pensare subito a delle diete davvero severe per cui si potrà mangiare solo pollo ai ferri e tanta verdura. Ma non è affatto così! Dimagrire deve essere vissuta come un’avventura piacevole, all’insegna del proprio benessere e per vedersi tonificati e in migliore salute.

Oltre a diversi accorgimenti che si possono adottare, come lo sport regolare, bere tanta acqua, seguire una dieta ben bilanciata e ridurre il consumo di fumo e alcool, si può anche decidere per un ulteriore aiuto, ossia di usufruire dei prodotti brucia grassi. Esistono, quindi perché no?

Se siete interessati a questi prodotti e non sapete dove iniziare a cercarli, vi consiglio di andare a visitare il sito web di Farmacia 1, dove potrete trovare una vasta gamma di questo genere di prodotti e potrete scegliere quello che è più adatto a voi, e per farlo vi basterà un semplice click sulle parole evidenziate nella frase precedente.

 

 

Come funzionano i prodotti che bruciano i grassi?

 

 

I prodotti brucia grassi sono degli integratori: il loro scopo è quello di andare a stimolare il metabolismo così che il nostro fisica possa bruciare i grassi, per l’appunto, e diminuire di peso. Inoltre aumentano anche il senso di sazietà, in tal modo è più semplice raggiungere il deficit calorico (assumere meno calorie di quante vengono consumate dal nostro corpo).

 

Gli integratori quindi vanno a innescare dei processi in grado di innalzare la temperatura del nostro corpo che così porta le cellule metaboliche a muoversi più veloci e a consumare energie.

Quindi i migliori prodotti brucia grassi vanno a bloccare: il senso di fame, l’assorbimento di grassi e di carboidrati, e infine il cortisolo che è l’ormone dello stress.

 

Si possono trovare diversi tipi di questi prodotti, come pillole e integratori e vengono venduti o in farmacia o negli shop online.

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Dieta Chetogenica, perché fa dimagrire?

Come dimagrire velocemente? Probabilmente è la domanda del secolo, e se la pongono ogni giorno migliaia di persone nel mondo. Ci sono degli stili di vita che possono risultare più facili da seguire e altri che richiedono impegno e forza di volontà, come la dieta chetogenica. Conosciuta come Keto Diet, è un regime alimentare che rimuove completamene i carboidrati. Perché fa dimagrire? Non c’è nessun segreto, o almeno: è fisiologico.

Dieta chetogenica, il processo di chetosi

Nel momento in cui si rimuovono i carboidrati dal proprio regime alimentare, avviene il processo di chetosi. L’organismo, in poche parole, inizia a esaurire la riserva di grassi, sfruttandola come fonte di energia. Di conseguenza, la perdita di peso avverrà in modo graduale.

C’è però da aggiungere che seguire la keto diet da soli è impossibile, poiché si rischiano perlopiù di far danni, invece di favore il dimagrimento. In questo caso sarebbe essenziale rivolgersi a un professionista che possa consigliare una dieta con i macronutrienti necessari per prevenire problemi di salute.

Le fasi della Keto Diet

Come per ogni dieta o regime alimentare, ci si deve affidare al parere da un nutrizionista che sia esperto in dieta chetogenica. Generalmente, infatti, si seguirà un protocollo ben preciso, in cui saranno strutturate diverse fasi: dimagrimento, transizione, finale. Ci sono poi diverse tipologie di keto diet, dalla standard ad alto contenuto proteico.

Cosa si mangia quando si sceglie di seguire questo regime alimentare? Principalmente gli alimenti presenti sono la carne, le uova e il pesce, ma non mancano formaggi, ortaggi e verdure, grassi e oli da condimento. I grandi assenti sono proprio i carboidrati. In genere, si evitano anche gli alcolici, i dolci e le bevande zuccherate. Indurre lo stato di chetosi porta al dimagrimento (talvolta anche veloce), ma questo regime alimentare – è importante sottolinearlo – non può essere seguito per più di un certo lasso temporale.

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Per un sorriso sempre smagliante, scegli il Dentista Martina Franca

Potresti pensare che i controlli dentali riguardino esclusivamente la pulizia dei denti. Ma il tuo dentista fa molto di più che lucidare i tuoi denti. Le visite dentistiche regolari sono importanti perché il dentista:

  • Rileva precocemente le cavità. Il tuo dentista esamina i tuoi denti per trovare le carie mentre sono ancora minori. Prima li prendi, meno costose sono le cavità da trattare.
  • Affronta precocemente le malattie gengivali. Molte persone con malattie gengivali non si rendono nemmeno conto di averle.
  • Rileva il cancro orale in stadio iniziale. Il tuo dentista può controllare la tua bocca per i segni di cancro orale. Ciò è particolarmente importante se fumi o usi tabacco.
  • Controlla le tue otturazioni. Il tuo dentista esaminerà le tue otturazioni per assicurarsi che siano sicure e troverà quelle difettose o che presentano carie.
  • Risolve i problemi legati alla bocca secca o all’alitosi. Il tuo dentista può rilevare e trattare le condizioni orali che causano secchezza delle fauci o alitosi.
  • Rivedi la tua igiene orale. Il tuo dentista e igienista possono aiutarti a costruire e mantenere buone abitudini di igiene dentale.
  • Proteggi la tua salute generale. La ricerca ha collegato le malattie gengivali alle malattie cardiache e al diabete.
  • Proteggi la salute orale della tua famiglia. Anche i bambini hanno bisogno di cure odontoiatriche. La carie è una delle malattie infettive croniche più comuni tra i bambini statunitensi.

Due tipi di problemi dentali

I problemi dentali di solito rientrano in una delle due categorie: carie e malattie gengivali. Il tuo dentista può aiutarti a combattere entrambi questi problemi.

  • La carie è la distruzione dello smalto dei denti. Succede quando i cibi contenenti carboidrati (zuccheri e amidi) vengono lasciati sui denti. I batteri che vivono nella bocca prosperano con questi alimenti. Producono acidi, che possono distruggere lo smalto dei denti e provocare carie. La carie può verificarsi a qualsiasi età.
  • Malattia gengivale. La malattia gengivale (parodontale) è un’infezione batterica cronica che colpisce le gengive e l’osso che sostengono i denti. La gengivite è una forma più lieve di malattia gengivale che colpisce solo le gengive. Ma la gengivite può portare a una forma più grave e distruttiva di malattia gengivale chiamata parodontite.

Il tuo dentista Martina Franca

Se anche tu vuoi sottoporti a visite dentistiche regolari per assicurarti una bocca sempre in salute, rivolgiti al dentista Martina Franca del Dott. Leonardo Resta: troverai uno specialista che saprà prendersi cura del tuo sorriso al meglio per farti stare sempre nella forma migliore.

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Osteopata Asti: il miglior team a cui affidarti

L’osteopatia è una tipologia di medicina tradizionale che senza l’uso delle medicine garantisce uno sblocco e un completo risanamento degli arti e degli organi che si va a trattare.

Prevede l’uso delle mani e di movimenti del corpo guidati dall’osteopata, che vanno a sbloccare, rendere più elastiche e meno rigide alcune parti del corpo che sono doloranti in seguito a stress o cadute o qualsiasi altro tipo di trauma.

Affidarsi ad un osteopata preparato e professionale è la cosa più importante da fare in questi casi e se ti trovi ad Asti, il miglior osteopata Asti di cui non potrai far a meno una volta conosciuto è OsteoSpace, un famosissimo e professionale studio, che si trova all’interno di una rinomata palestra della cittadina e che sicuramente non ti deluderà, perché composto da un team di esperti nel settore dell’osteopatia ad Asti che riusciranno a risolvere qualsiasi tipo di dolore o malanno ti stia affliggendo.

Se stai cercando un osteopata Asti la scelta migliore che puoi fare è OsteoSpace, studio specializzato in trattamenti osteopatici, ovvero è formato da un team di specialisti nella manipolazione del corpo che attraverso manovre e tecniche specifiche senza servirsi di macchinari, della chirurgia e dei farmaci, consentiranno ai tuoi arti ed al tuo corpo in generale di funzionare in maniera ottimale, andando a eliminare il problema in maniera naturale.

La tua schiena da anni ti tortura e non riesci a trovare una cura adatta con i medicinali che ti prescrivono? Soffri di emicrania? Senti dolore ad un muscolo o ti si infiamma spesso e non riesci a trovare una soluzione? Oppure soffri di stitichezza? Questi e tantissimi altri disagi possono essere curati sottoponendoti a sedute periodiche con un osteopata Asti, che grazie agli studi ed alla conoscenza del corpo e dell’anatomia ti aiuterà a ritrovare un perfetto stato fisico.

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Narcolessia, tutto ciò che devi sapere

La narcolessia è un disturbo del sonno spesso frainteso. È caratterizzata da sonnolenza diurna grave e persistente che può causare menomazioni a scuola, lavoro e ambienti sociali, nonché aumentare il rischio di incidenti e lesioni gravi.

Sebbene rara rispetto a molti altri disturbi del sonno, la narcolessia colpisce centinaia di migliaia di persone, inclusi bambini e adulti.

Comprendere i tipi di narcolessia e i loro sintomi, cause, diagnosi e trattamento può consentire ai pazienti e ai loro cari di affrontarla in modo più efficace.

Cos’è la narcolessia?

La narcolessia è un disturbo che interrompe i processi sonno-veglia. Il suo sintomo principale è l’ eccessiva sonnolenza diurna (EDS) , che si verifica perché il cervello non è in grado di regolare correttamente la veglia e il sonno.

Il sonno normale si svolge attraverso una serie di fasi , con il sonno REM (movimento rapido degli occhi) che si verifica nella fase finale, di solito un’ora o più dopo essersi addormentati. Nella narcolessia, il sonno REM è irregolare e spesso inizia pochi minuti dopo essersi addormentati, cioè molto prima del normale.

La fase REM si verifica rapidamente nelle persone con narcolessia a causa dei cambiamenti nel cervello che interrompono il funzionamento del sonno . Queste interruzioni causano anche sonnolenza diurna e altri sintomi di narcolessia.

Quali sono i tipi di narcolessia?

Esistono due tipi di narcolessia: narcolessia tipo 1 (NT1) e tipo 2 (NT2).

Narcolessia di tipo 1

NT1 è associato al sintomo della cataplessia, che è l’improvvisa perdita di tono muscolare. NT1 era precedentemente noto come “narcolessia con cataplessia”.

Non tutti i pazienti a cui viene diagnosticata la NT1 sperimentano episodi di cataplessia. NT1 può anche essere diagnosticato quando una persona ha bassi livelli di ipocretina-1, una sostanza chimica nel corpo che aiuta a controllare la veglia.

Anche quando non è presente alla diagnosi, alla fine si verifica cataplessia in un numero significativo di persone con bassi livelli di ipocretina-1.

Narcolessia di tipo 2

NT2 era precedentemente noto come “narcolessia senza cataplessia”. Le persone con NT2 hanno molti sintomi simili a quelli con NT1, ma non hanno cataplessia o bassi livelli di ipocretina-1.

Se una persona con NT2 sviluppa successivamente cataplessia o bassi livelli di ipocretina-1, la sua diagnosi può essere riclassificata come NT1. Si stima che questo cambiamento nella diagnosi si verifichi in circa il 10% dei casi.

Narcolessia, dove saperne di più

Se anche tu soffri di narcolessia o, semplicemente, vuoi saperne di più, ti suggeriamo di seguire Narcolessia.Blog: qui troverai tante notizie utili per comprendere ed affrontare al meglio questa patologia.